Akram Khan dà voce al tabla indiano in “Kaash”

di Miki Olivieri
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Akram Khan ha collaborato con due celebri talenti, il visual artist Anish Kapoor ed il compositore Nitin Sawhney, per presentare il primo programma a serata intera della sua compagnia, dodici anni fa. “Dei indù, black holes, la concezione ciclica indiana del tempo, il tabla indiano, i concetti di creazione e distruzione” sono stati i punti di partenza per questa pièce del 2002.

Interpretata da sette danzatori, “Kaash” (parola Hindi che significa “se”) è espressione del tentativo di Akram Khan di costruire ponti tra il mondo della danza contemporanea e la danza indiana tradizionale Kathak.

In quanto primo spettacolo a serata intera della nostra compagnia, per cui nel 2002 ebbi il piacere di collaborare con Anish Kapoor e Nitin Sawhney, Kaash occupa un posto speciale nel nostro percorso e nei nostri cuori, e sono molto contento che ora sia il nostro primo “revival”. Il cast composto da cinque danzatori di diverse nazionalità porterà nuova luce e nuova energia a questa creazione incentrata su fisicità e precisione, e che credo abbia ancora la sua rilevanza nel 2014. (Akram Khan)

Akram Khan è nato a Londra nel 1974 da una famiglia originaria del Bangladesh, Akram Khan inizia a presentare le sue creazioni negli anni ’90, rimanendo fedele al “kathak” classico indiano e occupandosi allo stesso tempo di danza contemporanea.

Nell’agosto del 2000 insieme al produttore Farooq Chaudhry crea la propria compagnia, Akram Khan Company. Oggi è uno degli artisti più noti nel mondo della danza. In poco più di dieci anni ha creato una serie di coreografie, tra le quali: DESH, iTMOi, Vertical Road, Gnosis e zero degrees.

Khan ha collaborato con numerosi artisti di fama mondiale, afferenti a culture e discipline diverse, tra i quali: il National Ballet of China, l’attrice Juliette Binoche, la ballerina Sylvie Guillem, il coreografo-danzatore Sidi Larbi Cherkaoui, la cantante Kylie Minogue, oltre a visual artist come Anish Kapoor, Antony Gormley e Tim Yip, allo scrittore Hanif Kureishi e ai compositori Steve Reich, Nitin Sawhney, Jocelyn Pook e Ben Frost.

Le creazioni di Akram Khan sono note per essere di grande impatto emotivo, la sua narrazione riesce ad essere intima ed epica. Ha ricevuto numerosi premi durante la sua carriera, tra questi: Laurence Olivier Award, ISPA (International Society for the Performing Arts) Distinguished Artist Award, South Bank Sky Arts Award, UK Critics’ Circle National Dance Award e The Age Critics’ Award (Australia).

Dal 2005 è membro dell’Ordine dell’Impero britannico per i suoi meriti artistici nell’ambito della danza, e gli è stata conferita la laurea ad honorem da parte delle Università di Roehampton e di De Montfort, è membro onorario del Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra.

Nel 2012 ha curato una sequenza della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra.

Akram Khan è Artista Associato della MC2: Grenoble e del Sadler’s Wells, London per una speciale cooperazione internazionale.

 

Dalla stampa internazionale alcuni giudizi sullo spettacolo “Kaash”:

“Kaash è epica, concentrata e grandiosamente bella.” Ismene Brown, The Daily Telegraph, 14 Maggio 2002

 

“Siamo nell’ordine del superlativo. Da quando Mark Morris si è fatto notare a metà degli anni ’80 non avevo più visto nessun danzatore-coreografo così bravo, così abile; e da un certo punto di vista la pura maestria di Khan è ancora più bella. Alcuni quintetti di Kaash sono i più sofisticati da Merce Cunningham.” Alastair Macaulay, Financial Times, 17 Maggio 2002

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