Dal classico al contemporaneo: Les Ballets de France nella nuova interpretazione di Fabio Crestale

di Alessia Borelli
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Il 15 Novembre, a Tarbas, presso il Théatre des Nouveautés, ci sarà il primo spettacolo de Les Ballets de France dal titolo Breath and Breath, su musiche di Vivaldi con coreografie di Fabio Crestale.

Classe 1976, dopo studi che lo hanno portato in giro per il mondo, ruoli che gli hanno permesso di calcare i palcoscenici di vari teatri italiani ed europei, e dopo aver fondato la sua compagnia di danza “I funamboli”, Fabio Crestale è stato ingaggiato dalla compagnia francese per creare le coreografie della prossima tournée.

Nella sua personale nota, che accompagna il comunicato stampa giunto in redazione, Fabio si dice entusiasta della nuova avventura che sta per cominciare: essendosi misurato negli anni con realtà di alto livello, vede in questa occasione un riconoscimento professionale della maturità artistica raggiunta come danzatore; fare il coreografo è per lui un sogno che si realizza e che lo riempie di emozioni, date anche dal fatto di poter lavorare con professionisti selezionati all’interno delle compagnie di danza più famose, da Cuba al Giappone, dall’Albania alla Francia.

Il primo spettacolo lo vedrà impegnato a coreografare un assolo, un passo a due, e un pezzo di gruppo: ciascuno di essi tratterà tematiche differenti, dall’amore all’abbandono, alle relazioni umane in generale, secondo il suo personale punto di vista, per terminare con un exploit gioioso, allegro e colorato. Si passerà dal repertorio classico a quello contemporaneo, unendo in maniera poetica i differenti stili e rendendo quindi lo spettacolo frizzante e coinvolgente, sia per i danzatori che per gli spettatori, senza tuttavia sacrificare la tecnica.

Parlando del direttore artistico, nonché fondatore della compagnia Rémi Lartigue, il giovane coreografo esprime un sentimento di grande stima e ammirazione  e per la sua caparbietà, e per la chiarezza di idee con cui agisce, e Crestale ci tiene a sottolineare proprio questo: ossia come tutta la compagnia sia composta da artisti giovani di cui apprezza la voglia di fare e di mettersi in gioco, e di cui condivide il proposito di dare alla danza un aspetto più dinamico e sempre in evoluzione.

Sempre all’interno della sua nota, Fabio Crestale parla, quasi con commozione, del senso di pienezza che la danza trasmette alla sua vita e si augura di riuscire a stupire il pubblico attraverso la sua arte. Certamente, se la passione con cui ne parla, è arrivata anche solo in minima parte alle sue coreografie, non potrà che essere così.

 

Yuri Buenaventura diceva: “La danza è come parlare in silenzio, è dire molte cose senza dire una parola”. Lasciamo quindi che siano questi abili danzatori a raccontarci storie d’amore, di vita, di separazione attraverso lo splendido gioco delle parti fra loro e la musica.

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