Mauro Simone: “Il segreto di Grease? Il divertimento!”

di Alessandra Colpo
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Mauro Simone, regista associato per l’edizione speciale del 20° anniversario di Grease, racconta la sua esperienza con un’evergreen del teatro musicale.

Dal cast originale del ’99 alla regia associata per l’edizione speciale dei 20 anni di successi di Grease. Avresti mai immaginato un futuro da regista a quei tempi?

No, anche perché avevo 18 anni e molta voglia di esprimere la mia creatività e per questo dovrò sempre ringraziare Saverio Marconi per aver creduto in me allora ed esattamente dopo vent’anni, per aver riconfermato questa cosa credendo nelle mie possibilità affidandomi il ruolo di regista associato. Allora avevo sicuramente molta voglia di stare in scena ma già sentivo il desiderio di poter diventare regista in un futuro.

Da qualche anno sei assistente di Saverio Marconi nelle produzioni Rancia, com’è lavorare a fianco di un’icona del teatro musicale italiano?

E’ molto bello perché io e Saverio abbiamo un rapporto di stima reciproca ed è stato bellissimo preparare quest’allestimento proprio perché ci siamo confrontati con estrema fiducia e onestà. E’ stato rilassante, bello e divertente, non ci sono state difficoltà, e credo che questa cosa venga fuori anche dallo spettacolo perché quando c’è la giusta condivisione questa cosa arriva al pubblico, e se arriva vuol dire che abbiamo condiviso bene sin dall’inizio.

E’ difficile “svecchiare” un evergreen come Grease, eppure il vostro team creativo è riuscito a dare una nuova lettura a un musical fenomeno che ancora oggi riempie i teatri di tutta Italia. Quali sono le principali novità?

Abbiamo puntato sul far tornare la band in scena perché comunque la band è un plus notevole, e poi abbiamo cercato di inserire elementi che fanno parte del linguaggio moderno quindi i video, immagini che scorrono e il linguaggio proprio di YouTube. Inoltre abbiamo impostato tutto lo spettacolo come se fosse un mega concerto, quindi con luci e pannelli super colorati.

Dal punto di vista delle liriche abbiamo modificato dei brani che sentivamo il bisogno di modificare come “Magiche note” e “Freddy my love”, abbiamo inserito le donne in “Grease lightning”, stravolto completamente “Teen angel” e inserito la canzone di Franchy presa dal Grease Live di Broadway.

Per quanto riguarda gli attori, invece, abbiamo chiesto al cast di avere una recitazione più fresca più contemporanea e in questo Guglielmo Scilla ci ha aiutato tantissimo. Ci siamo proprio divertiti a giocare come lui giocava nei suoi video su YouTube.

1997 Lorella Cuccarini-Giampiero Ingrassia, 2017 Lucia Blanco-Guglielmo Scilla: un confronto di generazioni.

Due mondi completamente differenti: allora Giampiero e Lorella erano già famosi, oggi Guglielmo e Lucia, nonostante Guglielmo sia già conosciuto come youtuber, sono comunque due giovani e quindi abbiamo deciso di puntare su di loro. Abbiamo deciso di rendere questo Grease più fresco, giovane e divertente, non che non lo fosse vent’anni fa ma aveva una lettura completamente diversa. La prima volta che lo vidi nell’aprile del 1997 mi ricordo che ero lì sulla poltrona a saltare e ballare e ancora oggi tutti quelli che vengono a vedere lo spettacolo mi dicono che provano la stessa cosa, quindi vuol dire che il comune denominatore è lo stesso, c’è semplicemente una chiave di lettura diversa.

Le liriche italiane di Franco Travaglio e Michele Renzullo conquistano e contagiano il pubblico in sala quanto le originali di Jim Jacobs e Warren Casey. Quanto è importante una buona traduzione in un musical?

La traduzione è fondamentale altrimenti il concetto non è immediato. Una parola differente può non far arrivare il concetto e, per esempio, Franco Travaglio in questa edizione nel primo pezzo “Grease vive in noi” l’ha reso molto più moderno: si parla di credere in te stesso e nelle tue qualità e questa è la morale di Grease, bisogna cercare non di essere qualcosa o qualcuno ma si deve avere il desiderio di trasmettere il proprio il proprio credo.

Cosa c’è di Mauro in questo Grease?

In questo Grease c’è il mio modo di divertirmi, che ho passato a Saverio mentre lo montavamo insieme.  Io so essere molto autorevole, preciso e vado molto nei dettagli ma poi so anche divertirmi e Saverio si divertiva con me. Il divertimento sicuramente è fondamentale.

Qual è il segreto di Grease?

E’ allucinante perché bambini di quattro anni che vengono a vederlo vivono esattamente quello che vive un ventenne o un cinquantenne e il segreto secondo me è il divertimento, la gioia e l’entusiasmo che ti crea dentro. Probabilmente quando hanno costruito questo spettacolo i due creatori, Jacobs e Warren, si sono divertiti e quindi quando alla fonte e il “papà” e la “mamma” creano con divertimento poi questa cosa si trasmette di generazione in generazione. Quando si pensa alla famiglia, se una mamma e un papà generano amore questo amore viene tramandato di figlio in figlio, quindi probabilmente loro hanno generato l’entusiasmo e dopo tanti anni si continua a trasmettere.

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