Gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala in scena allo Strehler di Milano con la “Cenerentola” di Frédéric Olivieri

di Beatrice Micalizzi
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Come ogni anno, il Teatro Strehler di Milano si prepara ad ospitare i giovani talenti della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, promesse della Danza italiana di domani. Dal 13 al 22 dicembre, per dieci rappresentazioni, potremo assistere alla messa in scena di Cenerentola, per il consueto appuntamento natalizio. Affidato alla coreografia del Direttore della Scuola Frédéric Olivieri, il balletto, su musiche di Sergej Prokof’ev, è stato realizzato nel 2015 su commissione della Fondazione Bracco e, dopo il debutto proprio al Teatro Strehler, ha collezionato grandissimi successi in Italia e all’estero

La Fondazione Bracco dal 2012 è al fianco dell’Accademia Teatro alla Scala come Socio Fondatore, e per la Presidente Diana Bracco “favorire la crescita culturale e, al contempo, offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare i propri talenti, risponde appieno alla mission della Fondazione che nasce per formare, promuovere e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte anche quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale”.

Molte le versioni esistenti fino ad oggi che si ispirano all’incantevole fiaba di Perrault del 1697; Olivieri, per i suoi allievi, ha scelto la partitura di Prokof’ev e il libretto di Nicolai Volkov, datati 1941-’44, mantenendo uno stile fiabesco e romantico, che ben si addice alla giovane età degli interpreti.

Storicamente, Cenerentola venne rappresentata per la prima volta nel 1945 sul palcoscenico del celebre Bolshoi di Mosca, nella versione in tre atti a firma di Rostislav Zakharov. Nel comporre, Prokof’ev risponde alla tradizione coreutica russa, che prevedeva una varietà di danze classiche e popolari, danze di corte e danze esotiche, passi a due e variazioni, consentendo ai ballerini di dimostrare le proprie doti tecniche e abilità interpretative in ogni declinazione della danza di repertorio.
La partitura è pensata per tratteggiare ciascun personaggio, caratterizzandolo di volta in volta attraverso temi musicali che seguono le vicende narrate nella storia: ad esempio, alla sua apparizione, Cenerentola è accolta da un motivo che dichiara un senso di oppressione e solitudine, cui segue un secondo tema di speranza in un futuro più roseo, infine un terzo, a sugellare l’innamoramento, corredato dalla grande gioia della serenità raggiunta.
Una musica descrittiva anche per le sorellastre, le quali si presentano allo spettatore attraverso toni farseschi e goffi, mentre la matrigna entra in scena accompagnata da modulazioni aspre e minacciose, in netto contrasto con le note melodiose e rassicuranti della Fata.

La Cenerentola di Olivieri è in due atti e, come ogni balletto di repertorio, richiede agli allievi un grande sforzo tecnico, oltre a presenza scenica e capacità di immedesimazione necessarie per creare l’atmosfera di fiaba. I talenti hanno la possibilità di esibire le proprie doti, mettendosi alla prova su un grande palco e di fronte al giudizio del pubblico. I momenti in cui apprezzare maggiormente le loro abilità saranno la danza delle fate delle quattro stagioni nel primo atto, mentre nel secondo il ballo a corte, le danze spagnola e araba, le variazioni e i passi a due di Cenerentola e del Principe.

Alla messa in scena sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai parruccai ai truccatori e parrucchieri, ai fotografi.
Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato.
Le sculture sono state realizzate da Fausta Cerizza, ex allieva del Corso scenografi. I costumi sono realizzati ed elaborati da allievi ed ex allievi del Corso per sarti dello spettacolo, nonché dalla Sartoria Brancato.
Sul palcoscenico oltre 100 allievi della Scuola. I ruoli principali sono affidati ad allievi fra il sesto e l’ottavo corso.

Una commissione FB Fondazione Bracco
Con un contributo di Fondazione Cariplo
Main sponsor e fornitore ufficiale della Scuola di Ballo: Freddy

Biglietti
Platea: Intero € 33,00 – Ridotto card Gio/Anz € 21,00
Balconata: Intero € 26,00 – Ridotto card Gio/Anz € 18,00

Info e prenotazioni:

Vendita on line con carta di credito
(https://www.piccoloteatro.org/it/2016-2017/cenerentola)

Prevendita o prenotazione telefonica
È possibile prenotare o acquistare i biglietti pagando con carta di credito. Si accettano tutte le carte di credito (salvo American Express). Il Servizio di biglietteria telefonica del Piccolo Teatro risponde al n. 02.42.41.18.89 nei seguenti orari: da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica dalle 10 alle 17. Nelle festività il servizio è attivo dalle 10 alle 17 solo se è previsto uno spettacolo in giornata.

Orari biglietteria – Teatro Strehler (L.go Greppi, 1)
da lunedì  sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30; festività chiuso

CENERENTOLA

Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri

Milano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa/ Teatro Strehler

Martedì 13 dicembre ore 19.30
Mercoledì 14 dicembre ore 20.30
Giovedì 15 dicembre ore 19.30
Venerdì 16 dicembre ore 16.30
Sabato 17 dicembre ore 20.30
Domenica 18 dicembre ore 16.00 – ore 20.30
Martedì 20 dicembre ore 19.30
Mercoledì 21 dicembre ore 20.30
Giovedì 22 dicembre ore 19.30

musica Sergej Prokof’ev
coreografia Frédéric Olivieri
assistenti alla coreografia Loretta  Alexandrescu, Leonid Nikonov, Tatiana  Nikonova, Paolo Podini, Elisa Scala, Maurizio  Vanadia, Paola Vismara
scene Angelo Sala
costumi Maria Chiara Donato con il contributo di allievi ed ex allievi del Corso per Sarti dello Spettacolo dell’Accademia Teatro alla Scala
sartoria Pasqualina Inserra, responsabile; Anna Degan, Alessandra Giordani, Giulia Giovannelli, Silvia Lumes
elaborazione costumi Cristiana Malberti
sculture Fausta Cerizza
luci Andrea Giretti

Spettacolo realizzato con il contributo degli allievi ed ex allievi dei Corsi per Truccatori e Parrucchieri teatrali, Parruccai e Fotografi di scena dell’Accademia Teatro alla Scala

Si ringrazia
Sartoria Brancato
Risa for Show

Crediti fotografici: Alessia Santambrogio

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