è l’energia profonda, il fuoco che brucia, l’essenza dell’anima. El Duende!

di Vittoria Maggio
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“Esiste un mondo sulla scena che va al di là del tutto…è ciò che tu crei in quel momento, che è diverso dal giorno prima…le emozioni non si possono ripetere, scorrono in maniera inaspettata…un artista deve essere tante persone, tante vite…non c'è studio al di là dello stile…è puro istinto…pura magia”

Cari Navigatori, questa settimana prendo a prestito queste parole di Carla Fracci che abbiamo letto nella splendida intervista del nostro Francesco Borelli.

Esse arrivano puntuali su una definizione che comincia a sentirsi timidamente pronunciata sulle labbra di qualcuno.

Desidero quindi che sia DanceHallnews a parlarne per prima, dando il profondo valore a un qualcosa che, quando sarà sulla bocca di tutti, sarà inevitabilmente impoverita, banalizzata e chissà forse resa titolo di una nuova trasmissione televisiva.

Già qualcuno per farsi comprendere quando accenna a “El Duende” , lo paragona a una sorta di fattore x. Desidero che i nostri lettori sappiano invece da quanto lontano arrivi “El Duende”, quanto sia qualcosa di difficilmente coglibile se non lo provi, se non ce l'hai, se non riesci a sentirlo dentro di te o quando guardi un artista sul palcoscenico.

La Fracci ha sempre avuto il Duende dentro di sé e ce l'ha sempre fatto vedere, sentire, immaginare, ecco perché é eterna e le sue parole lo sanno interpretare!

Io ho iniziato a sentire la parola Duende quando studiavo letteratura ispanica in Università e poi successivamente studiando flamenco, l'arte flamenca, nascosta nella profonda Andalusia…mi era difficile capirlo, afferrarlo o forse mi era difficile riconoscerlo…“Donde está tu Duende?” sentivo ripetere…

Duende é una parola spagnola che può essere tradotta come spirito, folletto o demone…”tener Duende” significa avere fascino ammesso che la traduzione, in realtà impossibile di questo termine, possa entrarne esattamente nell'anima.

Federico Garcia Lorca nel suo trattato “Teoria  e juego del canto jondo” raffigura El Duende come “ lo spirito della terra che va risvegliato nelle più recondite stanze del sangue… Senza l'arrivo del Duende non é possibile nessuna emozione”.

Connesso sicuramente all’anima gitana e flamenca, il Duende é in senso più vasto legato all’anima errante dell'uomo, all'essenza della sua anima che viaggia alla ricerca dell’emozione.

Da dove venga la forza del Duende é un mistero: scompare e ricompare, non ha regole, a volte lo cerchi e non lo trovi, a volte arriva quando meno te lo aspetti.

Lo spirito del Duende anima tutte le forme d'arte e secondo me non solo, sono convinta che anche un velista in mezzo all’oceano senta profondamente El Duende!

È l'energia profonda, il fuoco che brucia, il nero dei canti africani degli schiavi… é “potere misterioso che tutti sentono e che nessun filosofo spiega” scriveva Goethe.

Il Duende non si ripete mai, é come un vento che arriva, ti avvolge e sconvolge e se ne va.

Ecco, forse El Duende é l'essenza dell'anima che per sua natura non é mai tranquilla, anzi a volte é dilaniante: gioia, dolore, amore, morte, passione, istinto, desiderio, ribellione….tutto quello che avete raccontato anche nei vostri Danzaperché!

Chissà, forse é meglio non sentirlo mai El Duende?

Certo é che se lo senti una volta, lo cercherai per sempre!

Cari Navigatori, cercate il vostro Duende e quando vi capiterà di sentirlo e di parlarne non usate altre definizioni, chiamatelo col suo nome, non pensate a termini che possano spiegarlo, chiamatelo col suo nome: El Duende!

Chi sa, vi comprenderà!

Con questo Danzaperché dall'essenza antica, sono felice di leggere le vostre email al nostro [email protected]  e come ogni lunedì vi saluto e vi auguro

Buona settimana di danza!

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