Appassionati e ballettomani accomodatevi in poltrona. I balletti Russi “in scena” al cinema

di Francesco Borelli
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Il 9 giugno nelle 36 sale The Space Cinema e oggi 7 giugno nel Cinema Troisi di San Donato Milanese, arrivano I Balletti Russi dell'Opéra di Parigi. Nati dal genio di Sergej Diaghilev, critico d'arte e impresario teatrale, i Balletti Russi, furono la più rivoluzionaria compagnia del XX secolo: danza, musica, arte e moda fusi insieme in questa avventura artistica, espressione della collaborazione di grandi nomi delle avanguardie del Novecento, da Debussy a Stravinskij, Picasso, Matisse, Nijinsky e Fokin. L'idea alla base del progetto era trascendere l'arte di una singola disciplina per raggiungere un linguaggio universale del corpo.

Questo omaggio riunisce quattro balletti di diverse epoche che rivelano un'inaspettata varietà di ispirazioni, dall'inebriante romanticismo de Lo spettro della rosa all'erotismo sfrenato de Il pomeriggio di un fauno, dalle tragiche festività di Petrushka al sottile gusto spagnoleggiante de Il cappello a tre punte. Quattro opere fondamentali che riuniscono l'élite artistica del tempo – coreografi, pittori e musicisti – riproposte ora nelle ineguagliabili coreografie originali.

Lo Spettro della rosa con la musica di Weber e la coreografia di Fokin è di incantevole bellezza. L'étoile Mathias Heymann, eccezionale nel ruolo dello spettro, vola con eleganza sulla bella addormentata, Isabella Ciaravola, attirata dalla presenza estranea del sogno sia mascolina che femminea. I costumi meravigliosi richiamano il desiderio: ballano, lo spirito della rosa e la giovane fanciulla, fino all'ebrezza.

Il pomeriggio di un fauno di Debussy, e prima coreografia di Nijinskij, ci trasporta nella Grecia arcaica. La messa in scena si ispira a un dipinto di un antico vaso greco, con i danzatori che attraversano il palcoscenico con testa e gambe di profilo e braccia e corpo rivolte alla sala, come un bassorilievo. Il giovane fauno è Nicolas Le Riche, che esprime un'animalità che affascina la sua giovane preda e il pubblico allo stesso tempo.

Dalla Grecia antica alla Spagna del XVIII secolo con Il cappello a tre punte di Massine, in cui le étoiles José Martinez et Marie-Agnès Gilot danzano come gitani dei balli folcloristici circondati da ballerini in costumi sontuosi.

Infine l'immaginario russo con Petrushka di Fokin e la musica sublime di Stravinskij. Le marionette si animano in una pantomima senza cessare di essere marionette di teatro … L'interpretazione della marionetta russa Petrushka di Benjamin Pech è magica mentre Clairemarie Ostia è superba nel ruolo della Ballerina.

Trailer: youtu.be/JwEHAhs-62E

I BALLETTI RUSSI

LO SPETTRO DELLA ROSA

Musiche: L'Invitation à la Valse di Carl Maria von Weber
Arrangiamento per orchestra: Hector Berlioz
Coreografie: Michail Fokin, a cura di Pierre Lacotte
Scene e costumi: Léon Bakst

IL POMERIGGIO DI UN FAUNO

Musiche: Prélude à l'Après-midi d'un faune di Claude Debussy

Coreografie: Vaslav Nijinskij, a cura di Ghislaine Thesmar
Scene e costumi: Léon Bakst

IL CAPPELLO A TRE PUNTE

Musiche: El sombrero de tres picos di Manuel de Falla

Coreografie: Léonide Massine, a cura di Suzanne Della Pietra
Scene e costumi: Pablo Picasso

PETRUSHKA

Musiche: Igor' Stravinskij

Coreografie: Michail Fokin, a cura di Patrice Bart
Scene e costumi: Alexandre Benois

Étoiles, Primi Ballerini e Corpo di Ballo, Orchestra dell'Opéra di Parigi

Direttore: Vello Pahn

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