Al Teatro Alla Scala torna il Don Chisciotte di Nureyev

di Giada Feraudo
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Dopo il successo della Serata Nureyev, creata in commemorazione di uno dei più grandi danzatori di tutti i tempi, al Teatro Alla Scala di Milano prosegue anche nel mese di luglio l’omaggio a Rudolf Nureyev, con cinque rappresentazioni del suo Don Chisciotte, dal 10 al 18 luglio pv.

Nuovamente sul palcoscenico scaligero dopo il successo ottenuto nel 2016 alla Scala e nella tournée a Tokyo, in occasione dei 150 anni dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, il balletto è uno dei cavalli di battaglia della Compagnia.

In repertorio al Piermarini dal settembre 1980, fu interpretato, in quell’occasione, dallo stesso Nureyev e da Carla Fracci. Il debutto di questa versione risale però al 1966, quando, rappresentato all’Opera di Vienna, ottenne un successo tale che Nureyev fu invitato a rimontare lo spettacolo per molte altre compagnie, tra cui l’Australian Ballet nel 1970 e il Balletto dell’Opéra di Marsiglia nel 1971.

Pur ispirandosi alla tradizione russo-sovietica Nureyev ha modificato la coreografia, cambiando in parte l’argomento e la messa in scena, ripristinando fra l’altro il prologo nella casa di Don Chisciotte. Nureyev mantiene la scena del sogno ed esalta maggiormente l’amore fra Kitri e Basilio aggiungendo un passo a due al chiaro di luna sotto un grande mulino. Molteplici e non casuali sono i riferimenti alla Commedia dell’Arte. In un’intervista del 1971 Nureyev dichiara: «Ho cercato di riportare i sei personaggi principali del balletto alle maschere della commedia dell’arte. Chisciotte è Pantalone, Kitri è Colombina, Basilio è Pierrot. Non volevo che la storia girasse intorno a Don Chisciotte, ma che fosse incentrata sulle reazioni della gente nei suoi confronti. All’inizio odiavo la figura di Don Chisciotte. Non l’ho capita per molto tempo. Stavo dalla parte della gente. Poi ho letto il libro! C’è così tanto che in un balletto si può sfiorare solamente la superficie. Ho cercato di metterci un mucchio di cose che avevo provato leggendo il libro… Poi volevo una parte comica, e poiché nessun coreografo me ne aveva mai offerta una, me la sono fatta da me».

L’allestimento che sarà presentato dal Teatro Alla Scala è firmato da Raffaele Del Savio e Anna Anni ed è caratterizzato dalla vivacità dei colori che, insieme alla frizzante musica e all’energia briosa del balletto, faranno rivivere al pubblico, fra virtuosismi, momenti più lirici e altri comici, la storia d’amore fra Kitri e il barbiere Basilio. Fra fughe, inganni, travestimenti e sullo sfondo di una Spagna che emerge, affascinante, dal carattere della musica e dalle danze, i due riusciranno infine a coronare il loro sogno.

Crediti fotografici: Marco Brescia & Rudy Amisano

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