“La classica colpisce ancora”

di Giada Feraudo
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La ricca offerta “dancereccia” che la città di Torino offre nella prossima stagione annovera tra gli appuntamenti imperdibili, oltre a quelli di Torinodanza di settembre e ottobre, anche compagnie e nomi di assoluto rilievo nel panorama del balletto odierno.

In particolare, il pubblico avrà la possibilità, nel mese di dicembre, di fare un’autentica scorpacciata di buona danza e di apprezzare l’indiscussa bravura dei ballerini del Ballet Nacional de Cuba e la classe di Roberto Bolle, che, insieme ad altri artisti di fama internazionale, provenienti da molte tra le più importanti compagnie di balletto, porterà in scena, sul palco del Teatro Regio, l’ormai affermata serata “Roberto Bolle and Friends”, che da anni si svolge nei più grandi teatri italiani e non solo.

Grande è l’attesa per il Ballet Nacional de Cuba, la prestigiosa compagnia fondata nel 1948 da Alicia Alonso, una delle più grandi danzatrici di tutti i tempi, che presenterà due grandi balletti classici della tradizione, ovvero “Giselle” (come sarebbe stato possibile, del resto, onorare in altro modo proprio Alicia Alonso, per la quale Giselle era il cavallo di battaglia? Una delle poche, in più, a eseguire gli entrechats-six del secondo atto veramente a tempo.) e “Don Chisciotte”. “Giselle” è una presenza ricorrente nelle stagioni del Teatro Regio degli ultimi anni: nella stagione appena trascorsa, ad esempio, un’altra illustre Giselle, quella di Mats Ek, è stata rappresentata dal Ballet de l’Opéra de Lyon, e ciò offrirà senza dubbio agli appassionati di balletto un’interessante occasione per un confronto e per una riflessione sull’evoluzione del personaggio e degli aspetti coreografici nel corso del tempo.

 

Grande danza d’autore dunque, atmosfere spagnoleggianti e atmosfere romantiche, due grandi balletti del repertorio classico, insomma, che fanno ben sperare in un sold out, segno che, a dispetto dei tempi, come recitava il titolo di una stagione musicale di pochi anni fa, “La classica colpisce ancora”. Di più: è contemporanea.

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